L’HDR, acronimo di High Dynamic Range, è una tecnica utilizzata in grafica computerizzata e in fotografia per consentire che i calcoli di illuminazione possano essere fatti in uno spazio più ampio (un high range appunto) e si possano rappresentare valori di illuminazione molto alti o molto bassi.
Per scattare una foto in HDR è necessario scattare almeno tre foto in sequenza con esposizione differente. Il cavalletto ci consentirà di non muovere la macchinetta, cosa fondamentale per ottenere il risultato voluto. Ovviamente lascio a voi la scelta del soggetto, ma vi consiglio di cercare situazioni con luce particolare e inquadrature che consentano di vedere parte del cielo. Prediligete le prime ore del mattino e il tardo pomeriggio.
Se la nostra macchina fotografica dispone dell’AEB (Auto Exposure Bracketing) potremo usarlo per ottenere automaticamente tre scatti con diversa esposizione. Altrimenti dovremo effettuare manualmente tre o più scatti in sequenza, variando manualmente l’esposizione. Partiremo da uno scatto con la corretta esposizione, per poi effettuarne altri variando i tempi di esposizione (non i diaframmi). Ricordo che è molto importante che la macchina fotografica non venga assolutamente mossa da uno scatto all’altro. Avremo così una foto con l’esposizione corretta e altre due o più sottoesposte esopraesposte.
A questo punto siamo pronti per passare tutto al pc.
Da Photoshop CS2 selezioniamo File-automate-merge toHDR quindi ci verrà richiesto di caricare le nostre tre o più foto. Selezioniamole e clicchiamo su ok (dopo aver selezionato l’opzione in fondo a sinistra per allineare le immagini).
Photoshop elaborerà le foto creando un file HDR a 32bit per canale, dopodiché è necessario modificare il “Tone Mapping”, si deve quindi andare su Image – Mode – e selezionare 8Bits/Channel. Nella finestra che compare si seleziona “Local Adaption” e si configura a piacere.