La copertura in calcestruzzo di un’area di un cortile oppure di una stradina è un lavoro che può sembrare complesso e fuori dalla portata di molti. In realtà, è un lavoro piuttosto semplice. Richiede fatica, questo sicuramente. Un fattore importante che può determinare la sua fattibilità è la dimensione della pavimentazione. Comunque, se ti senti pronto, puoi iniziare. Per prima cosa, chiedi ad un professionista di darti delle delucidazioni sulle eventuali autorizzazioni necessarie a mettere in opera questa pavimentazione. Una volta sbrigate le questioni burocratiche, se ce ne dovessero essere, mettiti al lavoro.
Inizia delimitando la porzione di terreno che vuoi ricoprire. Acquista delle assi di legno che abbiano un’altezza di almeno quindici centimetri. La loro lunghezza dipenderà dal tipo di lavoro che ti appresti a fare. Le assi dovranno essere minimo cinque (questo nel caso di una pavimentazione che riguarda una piccola stradina). Ne serviranno in numero maggiore se si tratterà, per esempio, di una porzione di giardino. Comunque sia, fissa le assi al terreno perimetrandone l’area. Per bloccarle, utilizza dei picchetti di legno, facilmente asportabili a fine lavoro. La cosa importante è che tengano ben stabili le assi. Grazie ad una livella, fai in modo che siano alla stessa altezza. A seconda delle circostanze potrebbe essere utile dare una leggera pendenza alla futura pavimentazione. Infatti, per regolare il deflusso dell’acqua piovana, alcuni tecnici del settore creano una pendenza volontaria intorno al 2%. Prima di procedere alla colata del calcestruzzo, dovrai preparare un adeguato strato di sottofondo. Anche questo sarà di quindici centimetri. Togli la terra e riempi lo spazio vuoto con dello stabilizzato da riempimento, oppure con dell’altro materiale simile. La cosa importante è che questo sottofondo sia ben stabile, quindi se ne hai la possibilità battilo con una piastra vibrante e bagnalo. Dovremo fare attenzione che il materiale gettato sia pulito. Con un getto d’acqua asporteremo la terra o qualsiasi altro materiale che possa impedire al calcestruzzo una presa ottimale.
A questo punto, appoggia sul pietrisco della rete elettrosaldata. Molti muratori non ritengono il caso di usarla, perché sostengono che il calcestruzzo regga bene nel tempo anche senza rete. Considerando che questo lavoro non lo sta eseguendo un professionista, la rete potrebbe mitigare eventuali piccole imperfezioni metodologiche. Il mio consiglio è di utilizzarla sempre, anche per evitare ritiri o fessurazioni del calcestruzzo. La decisione spetta a te. Nel caso, acquista della rete dalle maglie di cm. 20×20 e del diametro di mm. 8. Applica piccoli spessori di un paio di centimetri tra la rete e il sottofondo, in modo che il calcestruzzo avvolga bene l’armatura. Ricorda di sovrapporre la rete di almeno 20 cm. in un senso e nell’altro. Ora devi preparare il calcestruzzo. Compra della sabbia cosiddetta “mista”, cioè preparata con una certa percentuale di ghiaia. Se ci fosse possibilità di scelta, opta per quella in cui la dimensione della ghiaia varia da sette a quindici millimetri. Poi procurati il cemento. Quello normale, classico, va benissimo. L’impasto lo puoi preparare in modi diversi. Dipende molto dalla quantità di calcestruzzo che devi avere a disposizione. Puoi utilizzare la betoniera. Oggi, sul mercato, se ne trovano di piccole e leggere, che funzionano con una tensione elettrica normale, come quella di casa, ossia 220 Volt. Oppure, per miscelare, puoi adoperare la punta a rondella che si applica al trapano o, ancora, semplicemente un badile. Una volta controllato che la sabbia sia ben pulita, aggiungi il cemento. Poi, dopo averli mescolati con cura, aggiungi l’acqua. Le quantità di ogni singolo elemento variano a seconda della secchezza della sabbia e della temperatura ambientale. In genere, si utilizzano tre parti di sabbia mista e due di cemento. Aggiungi acqua fino ad ottenere un impasto morbido ma poco liquido. Nei centri di materiale edile trovi sacchi da 25 kg. di calcestruzzo già pronto. Puoi optare anche per questa soluzione, più comoda ma meno economica.
Fatto il calcestruzzo, gettalo sulla rete facendoti aiutare da una carriola. Per evitare che il sottostrato assorba acqua, bagnalo prima della gettata. Tieni in considerazione che il calcestruzzo dà i risultati migliori se utilizzato entro due ore dalla sua preparazione. A questo punto, utilizzando una staggia di alluminio facilmente reperibile in un magazzino edile, comincia a lisciarlo. Per avere un piano uniforme, regolati con le assi che fanno da contorno alla gettata, che ti condurranno ad un lavoro preciso (se hai seguito alla lettera il passo 1). Se il tipo di lavoro che hai intenzione di fare comporta l’unione di più poligoni, fai attenzione a non coprire di calcestruzzo l’intera rete elettrosaldata. Lasciane libera un paio di spanne dalla parte del perimetro dalla quale dovrai unirti con l’altro segmento. Nel caso il lavoro che stai concludendo sia una stradina con un po’ di pendenza e vuoi aumentarne il coefficiente antisdrucciolo, hai un paio di possibilità. Quando il calcestruzzo è ancora morbido, puoi renderlo ruvido passandoci sopra una scopa, in modo che le sue setole disegnino sottili tracce. Un altro sistema consiste nel fare delle scanalature a lisca di pesce. Queste dovranno essere larghe e profonde almeno 2 centimetri. Il tuo obiettivo è stato raggiunto. Ricordati di lasciare la pavimentazione sempre umida e per dieci giorni non calpestarla.