Negli ultimi anni si è andato sviluppando il concetto di ecosotenibilità e di rispetto dell’ambiente un po’ in tutti i settori, incluso quello che riguarda l’agricoltura ed il giardinaggio. In questo concetto di rispetto ambientale, la ricerca dei prodotti che vengono utilizzati nel giardinaggio o per la realizzazione di un piccolo orto, viene effettuata con attenzione, iniziando dai concimi e dagli antiparassitari.
I concimi biologici derivano da sostanze che provengono dal mondo animale e dalle piante; si dividono in tre categorie di base: concimi biologici animali, vegetali e misti. Ovviamente, non tutti i produttori hanno aderito a questa linea politica ambientale ma ogni soggetto che voglia realizzare un piccolo orto privato farebbe bene ad intraprendere questa strada.
Il concime biologico è di origine totalmente organica ed arricchisce il terreno di elementi vitali atti a riequilibrare la composizione chimica del terreno permettendo alle nuove piante di crescere in maniera ottimale, sane e rigogliose.
Fra i concimi biologici vegetali ricordiamo il comune compost, che si può preparare anche in maniera autonoma qualora si possieda un giardino. La struttura del compost è costituita da terriccio a strati arricchito da scarti vegetali della cucina, il tutto trasformato attraverso processi di deterioramento dovuti all’azione di microrganismi. Il compost da luogo ad un concime fertile da utilizzare per l’orto ed il giardino.
Anche la cenere prodotta dalla combustione della legna nel camino o in bracieri, è riutilizzabile in quanto ricchissima di potassio, ottima per concimare anche le piante da frutto o da giardino, è produttiva nella coltivazione dell’orto.
Infine, il sovescio rappresenta una pratica agronomica molto utile nella coltivazione di colture orticole.
Lo stesso compost vegetale, arricchito da scarti di origine animale, può divenire un concime biologico misto, tra i più efficaci prodotti reperibili in ambito zoologico ricordiamo lo stallatico ed il liquame, ampiamente adottati previa diluizione e mescolamento, noto anche il sangue essiccato di animali, ma questi prodotti ed in particolar modo i liquami e lo stallatico, possono inquinare gli ambienti e le falde acquifere data la loro elevata concentrazione di azoto. Questi concimi inoltre, possiedono un odore sgradevole che spesso si protrae nell’aria per molti giorni.
L’ideale per quel che riguarda il letame è che sia lasciato stagionare molto, per almeno 6 mesi, mentre quello di polli va utilizzato con prudenza e lasciato stagionare molto a lungo, diluito ed utilizzato con attenzione in quanto può causare bruciature alle radici delle piante.
Ad ogni modo l’uso di fertilizzanti e concimi biologici è da preferire all’uso dei prodotti chimici che, alla lunga, impoveriscono il terreno, preferibile adottarli solo come sporadico coadiuvante nella concimazione.