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Il melo è una pianta molto diffusa, coltivata principalmente nelle regioni temperate, apprezzata soprattutto per i suoi frutti; non tutti sanno però che questa pianta comprende tantissime specie diverse tra loro.
Caratteristiche
La specie più conosciuta è la Malus domestica che cresce in forma espansa fino all’altezza di 10 metri. Questa pianta presenta foglie lunghe fino a 12 cm e larghe più di 7 cm, dentate, di color giallo-verde nella parte inferiore e verde scuro nella parte superiore. Generalmente le foglie del melo domestico sono ricoperte da una morbida peluria nella parte inferiore.
La corteccia di questi alberi, che può variare di colore dalle tonalità di grigio-marrone fino a tonalità porpora-marrone, si sfalda in lamine piccole e molto sottili. I fiori che compaiono a primavera inoltrata possono essere larghi fino a 5 cm; si tratta di bellissimi fiori a 5 petali di color bianco macchiati di rosa.
I frutti che seguono alla fioritura possono essere di diverse varietà, si tratta di frutti di forma rotonda, inizialmente di colore verde, poi giallo, variamente striati di rosso o completamente rossi. Questi frutti sono commestibili e in base alle diverse varietà possono essere più o meno dolci o anche aciduli.
Per quanto riguarda la coltivazione rimandiamo a questa guida pubblicata su Coltivazione.net che è abbastanza dettagliata.
Come Coltivare il Melo Domestico
Coltivare un melo domestico richiede dedizione, attenzione e una profonda conoscenza delle varie fasi di crescita dell’albero. Prima di procedere all’acquisto e alla piantumazione, è essenziale scegliere un luogo idoneo, possibilmente soleggiato e protetto dai venti forti, dove il terreno sia ben drenato e fertile, arricchito con sostanze organiche come il compost o il letame maturo.
Una volta individuato il luogo giusto, il passo successivo è selezionare la varietà di melo che desideriamo coltivare. Ogni varietà ha delle specificità, sia in termini di resistenza alle malattie sia per quanto riguarda il tipo di mele che produrrà. Prendiamoci il tempo per una ricerca approfondita, considerando anche il clima e il terreno specifico della nostra zona.
La piantumazione avviene preferibilmente in autunno o inizio primavera, evitando i periodi di gelo. Prima di procedere, è necessario preparare una buca profonda circa 50-60 cm e larga altrettanto, per accogliere le radici dell’alberello senza costringerle. La posa a dimora deve essere seguita da una generosa annaffiatura, che faciliti l’attecchimento delle radici nel nuovo terreno.
Nelle fasi successive, la nostra attenzione deve concentrarsi sulla cura dell’albero. È importante monitorare la crescita e garantire un’irrigazione regolare, soprattutto nei primi anni di vita del melo e nei periodi di siccità. Inoltre, una buona pratica è pacciamare il terreno attorno all’albero con della materia organica, per conservare l’umidità e proteggere le radici.
A partire dal terzo anno, si può iniziare a potare l’albero, generalmente in inverno, eliminando i rami secchi, malati o quelli che crescono verso l’interno della chioma, per favorire una crescita equilibrata e aerata, che faciliti anche le operazioni di raccolta delle mele.
La protezione contro malattie e parassiti è un altro aspetto cruciale nella coltivazione del melo. Qui, una strategia preventiva potrebbe includere trattamenti con prodotti fitosanitari naturali e l’introduzione di insetti utili, come le coccinelle, che controllano naturalmente la presenza di parassiti.
Infine, c’è il momento tanto atteso della raccolta, che avviene generalmente tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, a seconda della varietà scelta. Raccogliere i frutti quando sono ancora leggermente acerbi permetterà di godere al meglio delle loro qualità organolettiche e di conservarli più a lungo.
Coltivare un melo domestico è un percorso fatto di piccoli gesti quotidiani, una pratica antica che unisce l’uomo alla terra e che porta con sé la soddisfazione di vedere crescere giorno dopo giorno il frutto del proprio lavoro, letteralmente.